E quindi si parte a sei: Giovanni Atzeni "Tittia" che in sardo suona come "brivido di freddo", bilingue cresciuto in Germania, figlio di un muratore emigrato, supera quasi subito la Pantera e riesce a contenere la furiosa rimonta della Torre, che perde per mezza testa. Scivola il Montone, è nei fatti un arrivo a cinque. Come nelle previsioni, la presenza di tanti cavalli esordienti provoca confusione e avvantaggia i fantini che conoscono i barberi: come è il caso di "Tittia" e del suo "Zio Frac".
Torna così la Festa, fermata solo da terremoti e guerre, in una serata batticuore. C'è un punto della conchiglia dal quale si vede tutto l'anello, lo conoscono solo i senesi: il colpo d'occhio è una piazza piena e tutte, proprio tutte le finestre che danno su Piazza del Campo occupate. Il rettore dell'Università Francesco Frati: "Nessuno può spegnere l'energia del Palio: la sua liturgia torna a scorrere per le strade medievali. Da quattro giorni i senesi cantano, riassaporano colori e sapori".
"L'eccezionale normalità", come la chiama il sindaco Luigi De Mossi, è anche il ritorno dei visitatori e dei turisti. Nelle prime quattro giornate, la scopertura del pavimento del Duomo totalizza 36 mila visitatori: andrà avanti così fino a ottobre, salvo il periodo del Palio dell'Assunta, quando la Cattedrale diventa il luogo del ringraziamento per la contrada vincitrice.
Della eccezionale offerta di arte approfitta Nancy Pelosi, Speaker della Camera Usa, accompagnata a visitare il cantiere degli affreschi del Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti. Una visita non annunciata per motivi di sicurezza: accanto a lei, affacciati alle trifore di Palazzo pubblico, ambasciatori, accademici, cantanti. Ma prima di tutto c'erano i senesi, con una festa ritrovata e per tanti motivi indimenticabile.